“I corpi del culto” è un disco che nasce durante il lockdown, da un’idea del pianista Andrea Cavallo in collaborazione con il poeta Ivan Fassio, con l’intento di utilizzare l’arte per comunicare in un periodo in cui il mondo sopravviveva grazie a connessioni sì, ma senza contatto.
In momenti e luoghi diversi un musicista e un poeta hanno performato le poesie contenute nel volume “I corpi del culto” di Ivan Fassio, pubblicato a febbraio 2020 per Rainieri Vivaldelli. Nasce così un lavoro speculare e complementare di versi e note, un disco in cui la voce si unisce alla musica e agli accidenti ritmati e a scenografie sonore improvvisate.
Dodici poesie scelte dalla silloge, dodici pezzi, il disco si costituisce di ciò. Ma in più c’è un inizio, un proemio musicale senza indicazione di testo improvvisato e una fine con una poesia non presente su “Il Culto dei Corpi”, un inedito. Essa chiude il lavoro, non c’è musica per lei.
“I corpi del culto” è un progetto profondo ed emozionante, lasciato incompiuto e concluso seguendo le disposizioni di Ivan, che ha chiesto agli amici e artisti Davide Bava e Maria Messina di dare voce alle due tracce sospese.
Nota:
Le immagini del prodotto sono ottenute con simulazioni virtuali e potrebbero differire sensibilmente dal prodotto reale.
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