Siamo pari


“Siamo pari” racconta di un mondo che torna a fiorire nella pienezza dell’estate.

Inizia piano con un preludio di synth che porta all’immersione, l’ambient elettronico. Ed è subito vuoto: nelle profondità degli abissi, goccia dopo goccia, il basso ci riporta in superficie e il beat riprende incalzante in un tripudio di allegorie che raccontano la moltitudine e l’assenza, il movimento frenetico e la quiete. “Siamo pari” descrive la forza di un incontro in cui lasciarsi travolgere significa riconoscersi, perdersi e tornare a cercarsi. Nella luce, le lunghe ore del giorno, il solstizio d’estate. Nel buio, un temporale improvviso, il turbinio di una vertigine.

Il bilanciamento di vuoti e pieni trova l’apice in un messaggio di speranza e, in conclusione, diventa un finale aperto, uno sguardo a qualcosa che non è ancora accaduto. Pubblicato nella stessa release troviamo un secondo brano strumentale dal titolo “Ore di”, una bonus track che va a completare la composizione con una nenia avvolgente di un contesto dolce e spensierato.

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