Pioniere di una nuova alba


Daniele Bergamini è il nuovo cantautore di musica pop che guarda al futuro con tutta la forza e la semplicità della musica italiana di sempre. Il suo primo album si intitola “Pioniere di una nuova alba” ed esprime un concetto di esplorazione, oltre che di inizio discografia, per ritrovare un modo più consapevole e genuino di intendere la musica pop contemporanea, verso un rinnovato piacere per la melodia e un’innata energia per la creatività.
L’album è composto da 12 tracce con essenze sonore acustiche ed episodi più rock e ha visto la sua realizzazione grazie al fondamentale contributo del chitarrista e pianista Riccardo Benfatti, il bassista Davide Andreoli e il batterista Daniele Truzzi.
Hanno partecipato alle sessions di registrazione anche gli ospiti Giulia Continati e Letizia Raineri (voci femminili), Katuscia Carella (flauto traverso) e il batterista percussionista Borghi Francesco (djembè, shaker, sonagli indiani, cembalo…) per arricchire ulteriormente l’espressività e gli arrangiamenti dei brani.
Daniele si è occupato nel dare la voce principale delle sue canzoni e prestarsi nelle parti di chitarra ritmica in acustico.

Il singolo estratto dall’album si chiama “Cielo Perfetto” ed è un invito sia introspettivo che collettivo a guardare il cielo per vedere il gioco delle nuvole in trasformazione, come ritorno alle cose semplici legate sia alla natura che all’immaginazione.
«Come primo singolo per inaugurare la mia discografia – ci precisa Daniele – volevo qualcosa di trasgressivo.» «Non c’è niente di più trasgressivo al giorno d’oggi che mostrarsi puri. Molti si lamentano che non c’è più la semplicità di una volta, nelle cose e nei rapporti.
Quando gli dai da ascoltare una canzone come “Cielo Perfetto” però rimangono spiazzati: si vergognano, la ripudiano: la trovano ingenua e bambinesca. Inoltre, l’utilizzo della tastiera moog nella parte strumentale di assolo ha reso ancora più imprudente ed infantile questa direzione: ma era proprio lì che volevo arrivare! Vuol dire che questa tanto ricercata voglia di semplicità e questa nostalgia delle cose semplici spaventa ancora, viene vista con sospetto e anche derisa perchè impraticabile con immediatezza nella nostra vita…»