Oggi esce in digitale “Limone” (Apollo Records), album d’esordio della cantautrice toscana IN ARTE AGNESE: “Questo disco esplora traccia per traccia la mia personalità. Chi sono, come reagisco e agisco quando sono felice, triste, innamorata, arrabbiata, confusa, affranta, annoiata, ispirata, quando bevo un po’ troppo e quando dormo troppo poco. Parla di questo mondo, della speranza di preservare le cose importanti, la diversità, l’imperfezione, la libertà di espressione di amare chi si vuole, di stare con chi ci fa star bene, ma anche dentro le difficoltà della vita, la difficoltà di trovare un posto nel mondo, la maturità di capire chi siamo ma l’immaturità di non riuscire ad attendere per capire cosa faremo”.
Dieci tracce, prodotte e mixate presso il Platinum Studio, che prendono il via con “Lady G” (ascolta qui), un pezzo in cui l’artista canta la libertà senza vincoli o etichette. Il secondo brano è l’elettro pop “Va Tutto Male”, un viaggio nel profondo della caducità della vita, nel silenzio insormontabile della stanza buia di noi stessi, ci insegnano ad essere liberi di essere chi siamo, ma nessuno ci prepara alla possibile caduta. “Torino Vida Loca”, una canzone al confine tra realtà e follia nel cuore di Torino, “tra sonno rem e stato febbrile”, specchio della società odierna in cui l’unfollow da Instagram diventa una vera e propria minaccia. La titletrack “Limone” racconta dell’artista, di come vorrebbe essere, di quella che è e quella che non è: “Il limone brucia a contatto con gli occhi, ma è così rinfrescante se bevuto, è un po’ come la vita: basta saperla prendere nel verso giusto.” “Supernova” parla di emozioni e sensazioni vissute, tanto intensamente da simulare uno sparo nel petto. Tutto così prezioso, eppure così raro da afferrare, proprio come una Supernova che si mostra tre volte ogni secolo. “Tutto Da Buttare” è il brano della rabbia, quando tutto sembra ormai talmente usurato da non poter essere salvato in altro modo. Le cose belle finiscono ed è giusto accettarlo prima di ritrovarsi a guardarle come si guarda un frigo vuoto affamati. “Coca Cola e YouPorn” (ascolta qui) è un pezzo dalle sonorità calde, elettroniche e frizzanti, il cui testo provocatorio, ironico, non binario, affronta il tema della solitudine odierna in una società convenzionale, proiettata sull’apparire sui social e sulla corsa spasmodica alla ricerca di gratificazioni istantanee e rapporti superficiali. “Campo Minato” racconta come in questo mondo malato, inquinato, rotto tra guerra e confusione, sembra di camminare proprio in un campo minato. Il brano vuole preservare ciò che rimane di bello dentro e fuori da noi: la semplicità della vita e dell’amore quando arriva all’improvviso anche nei momenti difficili. “Frenami” (ascolta qui) parla una storia d’amore finita dove però prevale la volontà di reagire a testa alta, senza richiudersi in sé stesse, ma (ri)prendendo in mano la propria vita. Una forte affermazione d’identità, in cui si respinge l’idea di farsi definire dall’altra persona e dalla storia d’amore ormai conclusa. “Due per Cento” è il vuoto iniziale successivo alla fine di una storia, che dopo tanto lavoro interiore si trasforma nella consapevolezza del bastarci, dell’allontanare da noi stessi tutto ciò che è tossico e ci fa male. Il brano rivendica il diritto di pretendere da noi e dagli altri di più che un semplice due per cento.