LA SOLITUDINE DEL CUORE


Questo bel lavoro, uscito da cuori, testi, mani pensanti, (pure le mani, si), non rappresenta un disincanto nel campo della “lirica musicale leggera” bensì una strada segnata da percorrere con tutta la determinazione possibile. Incredibili e inquietanti coincidenze che emergono dai testi curati con meticolosità… recanatese, ci portano a considerare il “prodotto finito” una sorta di Concept Album, un’avventura vissuta in prima persona, con un sound ricco e swingato proposto dalla parte ritmica della formazione, senza mai abbandonare, però, sfumature che ricordano con affetto i singoli di mitici crooner che hanno attraversato ed attraversano le nostre vite. Ogg,i pensateci, uno dei più amati è… Bob Dylan! Ci sono pezzi più intimi e riflessivi che regalano atmosfere sospese, intense, con strutture classiche tradizionali, addirittura meditative, con sonorità quasi mistiche. Quelle che ho avuto l’onore di ascoltare e sentire, non è un progetto creato per passare e sfogare la voglia di fare musica, qualsiasi musica. La profondità di alcuni testi mi fa ancora pensare che l’uomo, che emerge da alcuni brani, vedi “Acqua battente”, non sia solo Johnny che piange sotto la pioggia ma che sia quella “purple rain”, che ancora balla nella mia mente, a regolare la malinconia della nostra vita. (Giovanni Filosa)

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