Brindisi alla gioventù


Brindisi alla gioventù” è il quarto album del cantautore piemontese Mauro Carrero. Il titolo, oltre ad essere quello della traccia di apertura, riassume in qualche modo il contenuto di una parte dei 12 brani che compongono il progetto. La realizzazione di una prima canzone dedicata alla memoria di una ex compagna di scuola, vittima di femminicidio, ha aperto la strada a una serie di riflessioni riguardo ai sogni, alle speranze, alle illusioni della giovinezza; ai destini di ognuno e alla strada percorsa fino a oggi.
Un’ulteriore spinta in questo senso è nata dalla consapevolezza, da parte dell’autore, di far parte dell’ultima generazione diventata adulta senza internet e senza cellulari, in quello che appare ormai come un mondo quasi preistorico.
Nella seconda parte del disco c’è anche spazio per un paio di brani dai toni goliardici (“L’app-untamento” e “O’ caffettinho”), per giungere poi a una canzone dedicata alla Resistenza, e dunque anch’essa al sacrificio di molti giovani, scritta sulle note del tradizionale country-western “Streets of Laredo”, compiendo così un’operazione analoga a quella della maggior parte dei canti resistenziali.
Dodicesima e ultima traccia è una reinterpretazione, chitarra e voce, di una canzone in piemontese di Angelo Brofferio, risalente al 1838, a sua volta inno e struggente ricordo degli anni giovanili.
Lo stile musicale spazia dal cantautorato classico, al rock, allo swing e alla bossa nova. Al disco hanno collaborato Francesco Bordino (chitarre elettriche, mix e master); Beppe Rosso (arrangiamenti); Simone Barbiero (contrabbasso) e Alberto Parone (batteria). L’album è stato registrato al Borderline Studio di Costigliole d’Asti.